Quando lo zucchero di cocco fa bene?

Con un gusto che fa invidia agli altri zuccheri, le prime volte che senti dell’esistenza dello zucchero di cocco, sembra quasi incredibile. Qui in Europa siamo abituati al cocco rape, ai chips di cocco, intero o il suo succo. Eppure questo zucchero viene utilizzato nel continente sud e sudest asiatico da centinaia di anni. Basso indice glicemico e valori nutrizionali non indifferenti, lo rendono una buona alternativa allo zucchero e amico della forma fisica. Quando lo zucchero di cocco fa bene? E quando fa male? In realtà è un alimento più nutriente rispetto allo zucchero da tavola, quale apporta solo calorie come afferma il Dipartimento delle Filippine dell’agricoltura.

Vediamo insieme cosa abbiamo trovato nella ricerca scientifica, tra benefici e controindicazioni.

Cos’è lo zucchero di cocco?

Il cocco è originario dalla Malesia e coltivato nelle regioni tropicali. Nella pianta del cocco esiste un liquido circolante dolce: la linfa. Questa contiene 9% zucchero. Da questa linfa si produce in modo naturale lo zucchero di cocco. Viene filtrata la linfa che viene raccolta dal fiore di cocco, e poi viene cotta fino ad ottenere la caramellizzazione, l’aroma e il colore desiderato.

Lo zucchero di cocco fa bene? Proprietà nutrizionali

Zucchero di cocco

Calorie zucchero di cocco: ha lo stesso numero di calorie dello zucchero da tavola, 16 calorie per cucchiaino o meglio 380 kcal per 100 grammi.

Però a differenza dello zucchero da tavola normale, che non fornisce nutrienti vitali, lo zucchero di cocco oltre a contenere saccarosio, mantiene diversi nutrienti presenti nel cocco, spiega il Dipartimento delle Filippine dell’agricoltura.

Tra i vari nutrienti trovati ci sono quelli fondamentali per il nostro sistema immunitario (zinco, polifenoli), ma anche per fornire e mantenere l’energia quotidiana (potassio, ferro, calcio). Se ti sei perso l’articolo su Come aumentare le difese immunitarie, lo trovi qui.

Come abbiamo spiegato nell’articolo Come eliminare la dipendenza da dolci con questi 4 dolcificanti (se non l’hai ancora letto lasciaci la tua mail e te lo inviamo subito) anche l’indice glicemico basso dello zucchero di cocco è un vantaggio per la nostra linea e la nostra salute. Questo aiuta a mantenere la sazietà e l’energia per più tempo.

LEGGI ANCHE: Dieta dell’indice glicemico. Come abbassare l’IG per una sazietà prolungata

Gli alimenti a basso indice glicemico, ovvero fino al valore 55, aiutano le persone che soffrono di ipertensione e obesità, e nelle prestazioni sportive.

L’inulina: fibra presente nello zucchero di cocco, rallenta l’assorbimento del glucosio. Questo spiega perché lo zucchero di cocco ha un indice glicemico più basso di quello bianco.

Dobbiamo specificare che sono stati trovati due valori dell’indice glicemico dello zucchero di cocco. La bella notizia è che entrambi i valori sono bassi.

Il Dipartimento dell’agricoltura filippina ha misurato l’indice glicemico dello zucchero di cocco e confrontato con il glucosio. Secondo loro, lo zucchero di cocco ha l’indice glicemico 35.

I recenti test sugli indici glicemici condotti dall’Università di Sydney (Australia) e dalla Glycemic Index Foundation, hanno scoperto che l‘indice glicemico effettivo dello zucchero di cocco è 54, e non 35.

Ci sono controindicazioni per lo zucchero di cocco?

Nonostante i suoi benefici e il basso indice glicemico, è controindicato esagerare nel consumarlo, perché può contribuire all’obesità, al diabete o altre malattie cardiache. In più non ci dobbiamo dimenticare che le sue calorie sono uguali a quelle dello zucchero, quindi ha delle ottime proprietà, però come ogni cosa, cerchiamo di sostituirlo con moderazione.

Per sfruttare i suoi vantaggi, alterniamolo nei dolci che prepariamo, o nel caffè, con la consapevolezza che a differenza dello zucchero non creerà la dipendenza da dolci.

Per questo motivo, se vogliamo mantenere sano il nostro cuore, la quantità giornaliera di zucchero aggiunto non deve superare 100 calorie al giorno per le donne e 150 calorie per gli uomini, come raccomanda L’American Heart Association.

Come usarlo in cucina?

Sembra che i prodotti come gelati, preparati con lo zucchero di cocco, mantengano una migliore sopravvivenza dei probiotici e una maggiore capacità antiossidante, come dimostrato in questo studio fatto su gelato preparato con zucchero di cocco e con zucchero raffinato.

Se te lo sei perso, leggi qui l’articolo Carenza fementi lattici. 4 motivi per assumerli

Ovviamente questo zucchero non viene consumato solo per le sue proprietà, ma anche per il suo aroma e gusto. I sapori più trovati sono caramellato e cremoso, seguiti da pandano, affumicato e qualche volta alla vaniglia.

Dato il loro aspetto e consistenza simili, può essere utilizzato come lo zucchero di canna: nelle torte, biscotti, caffè, creme più scure (per il suo colore), preparazione di cioccolato ecc.

Riassumendo, lo zucchero di cocco è un’ottima alternativa naturale allo zucchero bianco, e contribuisce alla nostra salute finché viene utilizzato entro la quantità giornaliera di zuccheri, come abbiamo specificato sopra. Per non eccedere nell’abuso, il miglior modo per consumarlo e alternarlo con gli altri dolcificanti naturali.

Ricette con zucchero di cocco


Disclaimer: Attenzione!!! Questo articolo è stato scritto a scopo illustrativo, non sostituisce una prescrizione medica. Consulta la pagina completa: Disclaimer e condizioni.



Riferimenti scientifici:

Sblocca l’articolo sui 4 Dolcificanti naturali dal basso indice glicemico, che ti aiutano a dimenticare della fame nervosa.

Per chi vuole mangiare i dolci senza sensi di colpa!



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